Questo lungo week end di fine ottobre mi ha offerto la possibilità di toccare alcune interessanti mete al confine tra Veneto e Trentino, nella zona del monte Pasubio.
Sei pronto a partire con me? Ti porterò a conoscere il particolare cubo di vetro sospeso e il foliage nei boschi che circondano la Cascata di Brazzavalle.
L’itinerario che propongo oggi si percorre tranquillamente in una giornata, ma se hai la possibilità di qualche giorno in più le mete da aggiungere a questo week end fuori porta tra Veneto e Trentino, non mancano di certo.
Noi siamo partiti da Padova alle 9 e in un oretta e 30 minuti circa raggiungiamo la prima tappa, appena oltre Valli del Pasubio: la cascata di Brazzavalle.
Famosa per il suo Cubo di Vetro a sbalzo sopra al salto di 30 metri, è una suggestiva cascata avvolta in un paesaggio da cartolina, complice il colore del bosco che in questo periodo non smette di stupire per la quantità di sfumature che assume.
Quello che a monte sembra un placido ruscello, il torrente Le Fratte, in questo punto compie un alto salto e si getta gorgogliante nella valle sottostante.
La piattaforma sospesa, il cui progetto porta la firma dell’architetto Carlo Costa è stata installata nell’Agosto 2020 e permette di osservare il precipitare delle acque “sospesi” nel vuoto, ma nel contempo con i piedi 'ben saldi' sulla pedana. L’opera è inserita in un contesto naturale quasi intatto, protetta e avvolta dai boschi in cui è nascosta, in un’atmosfera quasi fiabesca.
INFORMAZIONI PRATICHE
Quando andare: il contesto è spettacolare in autunno, quando girando lo sguardo sembra che il paesaggio sia uscito dalla tavolozza di un pittore. In primavera e in estate invece ci si trova avvolti da mille sfumature di verde.
Come raggiungere il cubo di vetro: Noi abbiamo parcheggiato l’auto al parcheggio dei camper, solitamente a pagamento ma gratuito in bassa stagione, e con una passeggiata di 10 minuti, guadando il torrente stesso, abbiamo raggiunto il cubo di vetro, percorrendo poi a ritroso il sentiero “ufficiale”.
Se invece non volete rischiare di bagnarvi i piedi, per raggiungere la Cascata di Brazzavalle, seguite il sentiero ben segnalato in bianco e rosso che parte dal parcheggio di fronte al Rifugio Balasso. Da qui basta seguire la segnaletica: dapprima si percorre un breve tratto di strada bianca che attraversa i prati incorniciati da alte montagne e che collega la strada principale alla Malga Prà, e poi si devia scendendo verso il bosco.
Avvolti dal suono della natura con il gorgogliare del torrente Le Fratte che scorre gelido tra le rocce, si raggiunge un ponticello e si inizia a salire lungo il sentiero nel sottobosco: non serve la “patente” da alpinista navigato, ma è richiesta una certa dimestichezza con la montagna e un abbigliamento consono al territorio relativamente impervio.
⚠️ Mi raccomando, niente infradito d’estate e sempre una buona dose di attenzione, con la montagna non si scherza! Obbligo quindi di giusta cautela e calzature adeguate.
Lungo l’ultimo tratto del sentiero alcune code aiutano a raggiungere il cubo di vetro senza intoppi.
Indicazioni: la cascata si raggiunge in circa 25 minuti a piedi partendo da Località Balasso, lungo la SS47 a circa 8 km da Valli del Pasubio (arrivando da Vicenza) e circa 30 km se arrivate da Rovereto (Trentino). L'abbeveratoio vi indicherà il punto di partenza del sentiero.
Ma in questa zona ci sono un sacco di cose da vedere! A presto con il proseguimento della giornata tra storia, cultura e passeggiate nella natura incontaminata e le mete da non perdere tra Veneto e Trentino.
E se ti è piaciuto il mio consiglio non dimenticare di farmelo sapere cliccando il cuore rosso.
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