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Immagine del redattoreLa Gio

Alberobello: un paese tutto da fotografare!

Durante una vacanza in Puglia, una meta immancabile è sicuramente il paese di Alberobello: adagiato in piena Valle D'Itria, è un vero gioiellino.

Personalmente l'ho trovato molto/troppo turistico, sembra un po' Disneyland, ma in un viaggio in Puglia, la capitale dei trulli dichiarata a pieno titolo Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è una meta che non si può saltare e che vi lascerà esterrefatti.

La quantità di trulli che si trova qui è impressionante, ce ne sono ovunque, restaurati ad arte e trasformati in camere d’hotel di lusso, locali, ristoranti, negozietti di souvenir e gallerie d’arte.

Ci si immerge in un’atmosfera quasi fiabesca mentre si percorrono le stradine del centro storico che è essenzialmente suddiviso in due aree, Rione Aia Piccola e Rione Monti.


Io ho iniziato dal Rione Aia Piccola, più raccolto e più autentico, quasi totalmente libero da attività commerciali, da dove si può godere di una splendida vista dall'alto di tutto il Paese.

Qui è possibile visitare gratuitamente un trullo ricostruito con l’arredamento dell’epoca per capirne meglio la storia contadina e il semplice stile di vita dei suoi antichi abitanti.

A pochi passi si trova Casa Pezzolla, un complesso di più trulli collegati tra loro, oggi sede del Museo del Territorio.

Alberobello
stradine di Alberobello

Attraversando Largo Martellotta, dove nell'ottocento furono scavate tre grosse cisterne per la raccolta d'acqua piovana, si scende la scalinata dipinta con simpatiche frasi e si entra nel cuore del Rione Monti, più esteso (si contano circa 1000 trulli) e pieno di venditori che ti invitano ad entrare nei loro negozi.

Alberobello sembra essere nato per essere fotografato: pur essendo praticamente tutte uguali, queste costruzioni coniche bianchissime con il tetto scuro a punta, hanno un che di unico. Alcuni trulli riportano strani disegni dipinti di bianco, il cui significato non è ancora chiarissimo: sembrano essere simboli pagani, astrologici, magici, propiziatori.

Alberobello

Sarete invitati ad entrare nel "trullo più piccolo", nel "più antico", in quello che ha la "terrazza per vedere il paese" dall'alto, nel "trullo Siamese", così definito per il tetto a doppio cono. Guardateli tutti, anche quelli che non hanno una loro peculiarità: ognuno è speciale!


Molto particolare la Chiesa Trullo dedicata Sant’Antonio, costruita in completa armonia con il paesaggio circostante.

Chiesa Trullo di Sant' Antonio
Chiesa Trullo di Sant' Antonio

Se siete curiosi di conoscere meglio le origini di queste simpatiche costruzioni, vi consiglio di leggere la storia dettagliata di Alberobello, paese che è stato anticamente costruito interamente a secco, senza malta, per evitare che potesse essere considerato un agglomerato urbano. Essendo solo abitazioni temporanee, l’espediente permetteva di non pagare le tasse al viceré spagnolo.

A differenza di tutti gli altri negozi di souvenir (dove l'immancabile venditore propone di entrare per guardare dalle loro terrazze il panorama nella speranza di una vendita), io mi soffermo sul "negozio più taciturno", osservando le vetrine di un'attività che espone gioielli molto particolari.

Conosco così il proprietario, che realizza a mano dei veri capolavori in argento e pietre e che poi mi invita a casa sua, con l'immancabile vista sui tetti di Alberobello.


Il trullo Sovrano, il più grande (con ingresso a pagamento) si trova invece nella parte nord, ed è l'unico a due piani. Io lo trovo chiuso, ma immagino sia molto interessante visitarlo.

Trullo Sovrano
Trullo Sovrano

Purtroppo, una volta raggiunta l'auto per riprendere il mio viaggio, scopro che una simpatica vigilessa ha deciso di adornarla con un bel foglietto. Parchimetro scaduto da pochi minuti, non c'è stato verso, ho dovuto recarmi al comando per pagare la multa (18 euro). Mi raccomando, fate attenzione a questo particolare: considerate che in un paio d'ore potete vedere tutto, ma forse è decisamente meglio pagare un euro in più e stare tranquilli col parcheggio! (costo 1 euro l'ora)


Il paese è ovviamente visitabile tutto l'anno; io l'ho visto in una caldissima giornata dei primi di luglio con un bellissimo sole, ma immagino che il periodo migliore possa essere in tarda primavera o in autunno.

Mi hanno raccontato che nel periodo di Natale è ancor più magico con tutte le lucine ad illuminarlo come un presepio; nel Rione Aia Piccola inoltre viene inscenato il Presepe vivente.


#LaDonnaConLaPandaRossa si rimette in strada e ..via verso altre esperienze!


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